Foto 3D - anaglifo

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paolo malvisi
view post Posted on 19/10/2010, 23:26




immagini 3D

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Edited by paolo malvisi - 4/6/2011, 00:20
 
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cate28
view post Posted on 22/10/2010, 09:40




Senza occhialini vedo solo sfocato, ma intuisco l'effetto che avrebbe.
Ma sai che è un mondo affascinante?
 
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paolo malvisi
view post Posted on 22/10/2010, 13:59




Certamente, l'immagine appare sfocata e confusa perchè sono due immagini sovrapposte una blu e una rossa. Con gli occhialetti una lente filtra una immagine o l'altra mettendo in risalto l'effetto tridimensionale.
Poco per volta vi spiegherò come fare e il perchè, ma prima folgi fare altri esperimenti, importantissima è la lunghezza focale dell'obbiettivo e la distanza del soggetto, deve essere li più simile possibile alla visione fisiologica dell'occhio.
 
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paolo malvisi
view post Posted on 23/11/2010, 23:54




LA tecnica con la quale si esegguono queste immagini si chiama "ANAGLIFO" subito, per non annoiarvi immediamente, vi dico come operare, poi entrimo nel campo più specifico.
L'attrezzatura da ripresa:
macchina fotografica (reflex, compatta (che io chiamo saponetta), bridge ... va comunque bene qualsiasi fotocamera digitale).
Cavalletto
slitta porta fotocamera
Si mette bene in piano la fotocamera con la bolla, utilizzando la livella interna della fotocamera per chi l'ha, oppure una livella di quelle da inserire sull'attacco a slitta del flash.
Si fa un primo scatto
poi si sposta la fotocamera facendo scorrere la slitta di circa 6 cm o a destra o a sinistra
Si fa un secondo scatto.
Con Zoner si importano le immagini sul pc e si crea il 3D
L'immagine ottenuta e sul tipo di quelle pubblicate qui sopra dove appare sdoppiata e contornata di rosso e blu.
Si dovrà guardare l'immagine ottenuta con gli appositi occhialetti che hanno un alente rossa e una blu
 
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jeremj
view post Posted on 23/11/2010, 23:57




Ah questa è bella, dunque posso provare con la mia compattina e vedere cosa ne esce fuori.
Ottimo come sempre. ;)
 
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paolo malvisi
view post Posted on 24/11/2010, 00:10




L'inghippo in tutto questo è che:
1 non si possono fare immagini in movimento e ritratti
2 per veder le immagini si devono per forza utilizzare gli occhialetti rosso e blu

Certo con la compattina si posso scattare immagini di questo tipo tranquillamente però devi avere una slitta che sia fissata al cavalletto e che abbia una piasta scorrevole sulla quale fissi la fotocamera e che possa scorrere orizzontalmente, io uso la Manafrotto 454

Esiste poi una seconda possibilità utilizzando due apparecchi fotografici montati su di un supporto i cui centri dell'obbiettivo siano distanti 5 - 6 cm.
Il problema e che devono scattare simultaneamente, con questo pui fotgrafare cose in movimento e fare ritratti

Le esperienze fatte m hanno portato a due conclusioni:
1) utilizzare focali normali non grandangoli e non mediotele ma stare tra i 40 e i 55/60 mm
2) spostare la fotocamera tra i 5 e i 6,5 cm.
Mi chiederete il perchè. Fate delle prove e poi vi spiegherò

Edited by paolo malvisi - 26/12/2010, 20:09
 
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jeremj
view post Posted on 24/11/2010, 00:13




Ahimè la slitta che ho sul cavalletto è fissa e non ha una piastra scorrevole se non erro, si può inclinare ma non spostare.
Domani controllo.
 
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paolo malvisi
view post Posted on 24/11/2010, 00:14




E' proprio un attacco estraneo al cavalletto, cerca manfrotto 454
 
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jeremj
view post Posted on 24/11/2010, 00:18




CITAZIONE (paolo malvisi @ 24/11/2010, 00:14) 
E' proprio un attacco estraneo al cavalletto, cerca manfrotto 454

ok, controllo.
 
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paolo malvisi
view post Posted on 24/11/2010, 00:22




LA stessa staffa la si può usare anche per macro
 
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paolo malvisi
view post Posted on 26/12/2010, 14:53




ANALGLIFO 2°)
Perchè due scatti dalla stessa posizione ma con spostamento di 5 - 6,5 mm?
Facciamo conto sul perchè vediamo tridimensionale.

vediamo tridimensionale perchè abbiamo due punti di vista, i nostri occhi. Vediamo un oggetto tridimensionale proprio grazie a questa situazione, ponendo un oggetto e cercando di vederlo in centro seguendo una linea immaginaria che parte da nostro naso, se oscuriamo l'occhio sinistro vedremo in prevalenza un lato dell'oggetto e cosi con l'altro occhio vedremo in prevalenza la parte destra. MA .... l'apertura visiva del nostro occhio è calcolata nel punto ottimale di 90° e questi angoli visivi si incrociano a circa 30 cm dal naso.

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Fate la prova avvicinando od allontanando un dito dalla punta del naso, raggiunta una certa minima distanza i vostri occhi per mettere a fuoco tendono ad incrociarsi verso il naso per tenere l'immagine più o meno a fuoco ( a strabuziare) fino a sdoppiare l'immagine (dito).
Gardando a distanza non avvertiremo questo effetto.
Ma che succede se guardate con un occhio solo? .... vedrete sempre una immagine tridimensionale perchè il nostro cervello grande elaboratore ha immagazinato una miriade di informazioni per le quali vi farà vedre sempre in tridimensionale, avvertirete però ad una certa distanza una lieve carenza nella lettura della profondità, un po come capita a chi ha un occhio mipe e uno ipermetrope. Detta anche visione monoculare.

Analogamente la macchina fotografica si comporta quasi come il nostro occhio! Ho detto "occhio" non "occhi"! Quindi ha una visione monoculare.
L'occhio vede: la luce lo attraversa mediante la pupilla e l'iride ne fa il diaframma, il cristallino è la lente che modifica la messa a fuoco contaendosi o rilasciandosi a seconda della vicinanza o lontananza del soggetto. La retna ne percepsce l'mmagine e attraverso il nervo ottico la trasmette al cervello, ma fino a qui sono solo vibrazioni e frequenze o stmol. Il cervello riceve questi stimoli e li trasforma in immagini compiute.
La macchina fotografica riceve la luce attraverso l'ottica forma l'immagine sul piano pellicola o sul sensore digitale, ma ciò che passa dall'obbietto è quello che che poi saà l'immagine senza elaborazioni da parte della macchina. Quindi niente correzione delle abberrazioni ottiche, raddrizzamento delle linee cadendi, niente correzione dell'effetto botte che si può ottenere con le focali corte.

Per cui ecco la limitatezza dell'apparecchio fotografico rispetto l'occhio: per le varie situazioni dobbiamo cambiare lunghezza focale, mai e poi mai riusciremo a fare una fotografia cosi come vediamo con i nostri occhi per lo meno per quanto riguardano i paesaggi, ci manca sempre qualche cosa!

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Con l'anaglifo o foto 3D possiamo operae in due modi:
modo1) con un solo apparecchio fotografico
va montato su di una slitta che scorre orizzontalmente e che si abbia la possibilità di bloccare la sua corsa, va assicurato al cavalletto, non si possono fare immagini di oggetti in movimento, es. bimbi sulle giostre, cerimonie di matrimoni. Ma si possono fare solo immagini di soggetti statici. Per quelli in moviomento è possibile ma è più complicato.

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Si esegue prima una immagine con l'apparecchio in posizione "A" e poi un'altra immagine con l'apparecchio in posizione "B" tra "A e "B" ci sono tra i 5 e i 6 cm tanto è la distanza media interpupillare!
Le due posizioni possso essere variate prima "B" e poi "A".
L'elaborazione delle immagini digitali si esegue al computer con un apposito programma.

Per ora finisco qui! se ci sono domande lieto di rispondere

Edited by paolo malvisi - 27/12/2010, 23:19
 
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jeremj
view post Posted on 28/12/2010, 10:58




Bravo Paolo. ;)
 
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